Crossdresser, travestiti e drag queen sono la stessa cosa?

Oggigiorno si sente sempre più spesso parlare di crossdresser, travestiti e drag queen: sostanzialmente facciamo riferimento a termini di uso molto comune, i quali – come è ovvio immaginarsi – riportano una media di ricerca pazzesca sui principali motori di ricerca, in virtù del fatto che questo fenomeno sociale è sempre più in crescita.

Tuttavia, non tutti conoscono bene le varie sfaccettature e le motivazioni che vi sono alla base di tutto ciò.

Pertanto, fatta questa breve ma doverosa premessa, come avete potuto intuire, oggi vogliamo parlarvi proprio del significato dei termini crossdresser e drag queen, partendo quindi dalle origini del travestitismo fino ad arrivare ai giorni nostri, tenendo conto non solo della situazione italiana ma anche di quella globale.

Il fenomeno del crossdressing

In poche e semplici parole, il crossdressing non è altro che l’arte di travestirsi da persona del sesso opposto.

Vi sono quindi uomini che si travestono da donna e donne che si travestono da uomini.

Tuttavia, il fenomeno del travestitismo è molto più diffuso tra gli uomini piuttosto che tra le donne.

Probabilmente, tutto ciò potrebbe essere dettato dal fatto che il sesso maschile e quello femminile hanno via via iniziato ad equipararsi e ad alternarsi nel quotidiano.

Con questo vogliamo intendere che, al contrario di quanto accadeva un tempo, non è raro trovare coppie in cui entrambi i coniugi o entrambi i partner lavorano, contribuendo quindi a portare avanti sia la loro unione che la loro casa.

In tutto ciò, vi sono anche coppie in cui è la sola donna a provvedere al benessere di entrambi.

Infatti, il tanto decantato sesso forte, che un tempo era rappresentato solo ed esclusivamente dall’uomo, oggigiorno ha smesso – spesse volte – di vestire i famigerati pantaloni.

Tutto ciò è stato in gran parte possibile sicuramente grazie alle numerose battaglie condotte in nome del femminismo, termine che sottintende sia movimenti che ideologie volti all’uguaglianza di genere, ma anche al miglioramento della condizione femminile e ai diritti delle donne.

La politica ha poi fatto il resto.

Infatti, nel corso del tempo sono state proposte e poi messe in campo, sia da partiti di stampo conservatore che di stampo progressista, diverse opportunità volte al raggiungimento del 50% di occupazione nell’ambito del progetto delle quote rosa.

Ma questo è solo un esempio delle tante iniziative cui facciamo riferimento.

Se questo non bastasse, potremmo pensare anche al fatto che le donne si sono sempre più imposte nella nostra società del lavoro, dello sport e della politica, non soltanto per via di politiche le quali hanno agevolato questa ascesa ma anche per meriti propri.

Infatti, tra gli astronauti più famosi, possiamo annoverare gente del calibro di Samantha Cristoforetti.

Questo non è però un campo isolato: infatti, anche nella politica, si sta imponendo sempre più un partito a trazione conservatrice con a capo proprio una donna, ossia Giorgia Meloni ma si potrebbe dire lo stesso di Stella Marin, premier finlandese giovanissima e di stampo socialdemocratico.

E potremmo continuare così ad oltranza.

Il succo del discorso è che il maschio, in tutto questo, ha – probabilmente – capito ed accettato che le donne sono, al pari degli uomini, molto intraprendenti e capaci, distinguendosi sia per bravura che per tenacia in svariati contesti e settori.

Tuttavia, per riallacciarci al discorso principale e per comprendere al meglio il fenomeno del crossdressing, basterebbe scandagliare la rete alla ricerca di vari forum trav e forum crossdresser, i quali tra i vari argomenti, spesse volte, parlano proprio delle motivazioni che hanno spinto queste persone ad immedesimarsi e a travestirsi da donna.

Ebbene, le ragioni sono molteplici, ma quanto da noi esposto trova sicuramente delle conferme in questo ambiente.

Infatti, molti topic, riconducono proprio al desiderio inconscio che un uomo ha di spogliarsi, fisicamente e metaforicamente, di quei panni maschili che si abbinano culturalmente ad un modello aggressivo e competitivo, che molte crossdresser rifiutano.

Inoltre, molti travesititi, celano dentro di loro una sessualità che un tempo poteva essere additata come di larghe vedute, ma che al giorno d’oggi potrebbe corrispondere semplicemente a bisessualità, la quale è sempre più accettata dalla società odierna.

Detto ciò, ci teniamo a sottolineare particolarmente che il termine “travestimento” seppur possa venir associato – da molti – ad un comportamento poco ortodosso, è stato usato da noi solo per evidenziare il fatto che travestirsi da donna o travestirsi da uomo, è un’usanza ben diversa da quella che suggerisce il termine generico “vestirsi”.

Crossdresser famosi

Tra i crossdresser più famosi non possiamo non menzionare la popolarissima Drusilla Foer, ma gli esempi potrebbero essere tantissimi.

Inoltre, già a partire dagli anni ’90, nel nostro paese Platinette fece molto scalpore in quanto rappresentò la prima crossdresser che con il suo stile estroso attirò l’attenzione di molteplici fan tramite la tv.

I travestiti, o crossdresser, non sono tuttavia da confondere con le drag queen.

Infatti, con il termine drag queen si fa riferimento a qualcuno che si veste come “l’altro genere“, di solito per beneficenza o intrattenimento, a differenza delle trav, le quali si travestono per puro piacere personale e desiderio di identificarsi con l’altro sesso.