Perché Magic The Gathering appassiona ancora oggi milioni di persone?

Magic The Gathering è uno dei giochi di carte collezionabili più famoso e longevo al mondo. Si tratta di un’invenzione che ha rapito il cuore di milioni di persone e che ha il merito di aver appassionato diverse generazioni, unendole tra loro sotto le appassionanti sfide di strategia e carte da oltre vent’anni.

Un fenomeno di massa da oltre vent’anni

Ancora oggi, infatti, uno degli acquisti più in voga per chi segue il gioco e per chi inizia a muovere i primi passi sono i mazzi precostruiti di Magic The Gathering, pensati per offrire strategie tematiche utili per giocare nell’immediato.  Ci riferiamo, per esempio ai Planeswalker Decks, perfetti per chi non ha mai giocato e vuole imparare a fare le prime mosse, oppure ai Challenger Deck, pronti per essere sferrati in un torneo. Insomma il business delle carte e dei mazzi di Magic non finisce mai di stupire e continua, ancora oggi, ad appassionare grandi e piccini attorno ad un gioco avvincente e ricco di colpi di scena.

Ma perché questo gioco piace a tutti e continua a piacere a prescindere dall’età dei partecipanti? Cosa lo rende così pazzesco ed inimitabile? Ecco un breve riepilogo degli elementi di successo di Magic The Gathering che, secondo noi, lo hanno reso un gioco capace di cavalcare l’onda del successo a oltre vent’anni dalla sua nascita.

Fortuna, abilità e strategia: nella mente del suo ideatore

Il creatore di Magic è Richard Garfield che, a soli 13, creò il suo primo game. Ai tempi era un fedele seguace di Dungeons&Dragons e lavorava come professore universitario mentre si dedicava alla progettazione di giochi. Il suo primo vero lavoro, invero, non fu Magic ma “RoboRally” che, tuttavia, fu rifiutato dalla casa editrice Wizards of The Coast.

Il primo vero nome di Magic fu “Mana Clash” ma presto fu cambiato con quello che oggi tutti conosciamo per identificare al meglio una battaglia tra maghi e magie. La storia di questo gioco, riassunta in poche righe, ha dell’incredibile se pensiamo che, agli esordi, fu pubblicato dalla casa editrice che poi fu acquisita dal gigante di Dungeons&Dragons. Un progetto nato dalla mente matematica di un piccolo genio che, nella sua vita, forse, mai si sarebbe aspettato di diventare il creatore più acclamato al mondo.

Formula che vince non si cambia

Non tutti sanno che il dorso delle carte di Magic The Gathering sia sempre lo stesso, il medesimo dal 1993. Questa particolarità ci aiuta a capire che le strategie di successo, una volta individuate, non devono per forza essere cambiate. Ovviamente sono evolute le grafiche, passate presto alla tecnologia digitale più al passo con i tempi.

E non mancano anche le migliorie e i test online che, in vent’anni, hanno reso possibile la creazione del fenomeno di massa che conosciamo oggi. Tuttavia il dorso resta lo stesso e, tra l’altro, permette di giocare con carte provenienti da ogni era, da quelle stampate nel 1993 a quelle più recenti.

È forse questo il tratto “magico” che ha dato sprint al collezionismo, caratterizzato oggi da veri e propri oggetti di culto dal valore milionario. Oggi si contano milioni di carte, di cui alcune sono state stampate solo per specifici mercati, come quelle asiatiche e quelle celebrative. A tale proposito ricordiamo che esistono carte che onorano i campioni mondiali di Magic o quelle che ripercorrono le tappe più importanti della vita del fondatore come Proposal, Fraternal Exaltation e Splendid Genesis.

Ad oggi la carta più costosa in circolazione ha un valore di circa 125 mila dollari ma questo non rende Magic un gioco da ricconi, anzi, tutto il contrario. Trattandosi di un gioco di carte collezionabili con mazzi che costano poche decine di euro possiamo dire che tutti possano iniziare ad appassionarsi. Magari potrà capitare tra le mani una preziosa Black Lotus, il cui valore oscilla dai 7 ai 30 mila dollari!

La community attorno a Magic The Gathering

Magic ha riunito attorno a sé una community molto affiatata. A renderla ancora più coesa, forse, è stata la pubblica partecipazione al gioco di numerosi personaggi VIP di calibro internazionale tra cui spiccano Nathan Fillion, Brandon Routh e Will Wheaton.

Magic figura anche nella televisione di massa di cui i fan più attenti ricorderanno l’intera puntata di South Park dedicata a questo gioco. È questo che lo ha reso un prodotto della cultura di massa che tutt’oggi continua ad avvicinare adulti e bambini.

Dal gioco al professionismo

Ovviamente il passo da semplice gioco a competizione professionistica è stato breve. Basti pensare che l’Italia è stata campione del mondo di Magic nel 2015 e, per un pelo, anche nel 2016. I campioni italiani più conosciuti sono Marco Camilluzzi, Andrea Mengucci, William Pizzi e Francesco Bifero ma sono da menzionare anche Alessandro Portaro, Alessandro Casamenti e Mattia Rizzi.

Anche i tornei costituiscono il cuore del successo di Magic, cresciuti grazie all’ascesa degli eSports in tutto il mondo. Ciò che ha alimentato ulteriormente il successo di queste competizioni è la possibilità di essere ritratto direttamente sulle carte da gioco. Queste sono note come Invitational Card e sono considerate carte memorabili anche perché prendono il nome in base ad un mix di fattezze esteriori e particolari abilità di gioco.