Voice over: cosa bisogna sapere sulle voci fuori campo
Chi lavora nel mondo della comunicazione, dell’intrattenimento o del marketing conosce l’importanza della voce fuori campo, un nuovo servizio che viene maggiormente applicato nell’ambito di quelle strategie per far accrescere il proprio brand o la propria azienda.
Questa prestazione, si rende necessaria soprattutto per tutte quelle aziende, brand o anche divulgatori che intendono trasmettere i propri contenuti audiovisivi ad un pubblico internazionale.
Non a caso, il voice over è una tecnica utilizzata per rendere comprensibili i contenuti in una lingua specifica, riuscendo così ad essere compresi anche a livello internazionale.
Facciamo subito un esempio pratico: una società ha deciso di presentare il suo progetto a livello internazionale, il piano di lavoro viene presentato con un video o un power point; mentre il narratore è in lingua originale, l’altro, della lingua desiderata, viene aggiunto sopra questa traccia vocale, in questo caso potrebbe essere l’inglese.
Diventa pertanto chiaro come fare il voice over con voci italiane e internazionali consentirà all’utente di comprendere una grande quantità d’informazioni visive riuscendo a fargli capire meglio ciò che sta vedendo.
Questa è solo una dimostrazione, ma ci sono tecniche per la voce fuori campo nei film, negli spot pubblicitari e, sempre di più, questa voce fuori campo viene utilizzata anche nei videogiochi.
Il voice over come servizio di voce fuori campo può essere pertanto applicato a tutte le registrazioni che possono esistere indipendentemente dal supporto video.
Fondamentalmente si tratta di sovrapporre una voce che traduce il contenuto nella lingua desiderata, alla voce originale.
Non è raro vedere questa tecnica applicata nelle interviste con un ospite straniero.
Voice over: chi è
Ovviamente questa tecnica viene solitamente eseguita da esperti del settore, come attori professionisti e doppiatori.
Di solito il processo è il seguente: dopo aver scritto, filmato e montato un video, l’attore registra il testo che accompagnerà le immagini nella sala di doppiaggio.
Un esempio classico sono le video ricette che mostrano sullo schermo le procedure, gli ingredienti e le tecniche di cottura mentre la voce fuori campo spiega i vari passaggi.
Un altro esempio molto comune è il commento ai documentari: mentre le immagini modificate di una scena nella savana passano sullo schermo, la voce fuori campo racconta e spiega cosa sta succedendo.
Inoltre, non va dimenticato che questo servizio è fondamentale per le persone non vedenti, per sentire un film oppure qualsiasi trasmissione riuscendo così ad essere partecipe di ciò che avviene in video.
Che caratteristiche deve avere una voce fuori campo e i settori di interesse
Una voce fuori campo deve avere due caratteristiche fondamentali: la dizione dell’oratrice o dell’oratore che dev’essere prima di tutto chiara, pulita, e un testo scritto in maniera corretta che rispetti oltre la grammatica, la metrica e i tempi.
Risulta pertanto chiaro che parliamo di testi non di facile realizzazione dal momento che la voce fuori campo deve adeguarsi a quelli che sono i tempi del montato che possono essere più veloci o lenti del testo che bisogna doppiare.
Ecco perché prima di iniziare il doppiaggio, bisogna prima leggere con calma il testo e piano rispettando le varie pause, evitando di mangiare le parole.
In base a quanto chiarito finora, il voice over può essere applicato a numerosi campi e negli ultimi tempi soprattutto nell’ambito dell’e-learning dove la voce fuori campo va ad introdurre e a spiegare la video-lezione.
Ultimo fattore da tener presente, se si decide di voler utilizzare questa tecnica per rendere un proprio video internazionale è quella di affidarsi solo a professionisti del settore: una traduzione fuori campo comporta grande attenzione, per questo motivo solo i traduttori più zelanti riusciranno a svolgere un lavoro impeccabile.