Come funziona lo smaltimento dell’eternit

In passato in campo edile uno dei materiali più usati era l’amianto, anche perché non era conosciuta la sua pericolosità, infatti, era usato perché aveva delle importanti qualità isolanti che risultavano molto utili per fare delle vasche per la raccolta dell’acqua e dei pannelli isolanti per le caldaie.

Una volta che si è venuti a conoscenza della pericolosità  di questi materiali si è reso necessario organizzare lo smaltimento eternit a Roma, svolto da esperti come Nova Ecologica.

Le fasi dello smaltimento dell’eternit

Grazie agli ultimi studi fatti si è potuto appurare come l’eternit provochi gravi danni polmonari e la formazione di carcinomi che possono essere anche fatali e per questo che è di fondamentale importanza oggi fare una corretta bonifica e uno smaltimento dell’amianto.

Vediamo come si deve procedere per lo smaltimento.

La prima cosa che viene fatta nel momento in cui si deve smaltire l’eternit è di andare a stilare una relazione sul piano dei lavori che andrà poi consegnata all’ASL competente.

Una volta che i documenti sono consegnati all’ASL, questa si occuperà entro 30 giorni di dare tutte le indicazioni all’azienda sulle metodologie d’applicare per smaltire l’eternit, mentre nel caso in cui l’azienda non riceva alcuna notizia, può applicare la legge del silenzio assenso e procedere in maniera autonoma all’inizio dei lavori.

La prima cosa da fare quando ci si occupa dello smaltimento dell’amianto è di andare a mettere in sicurezza tutta l’aria che dovrà essere bonificata solitamente per quello che riguarda l’eternit, il tetto o la copertura dei fabbricati.

Dopo che è stata messa in sicurezza la zona, gli operai si occupano di spargere della schiuma; il compito di questa è quello di andare a evitare lo spargimento di fibre che provengono dalle lastre spezzate di eternit le cui particelle si possono diffondere nell’aria.

Per eseguire i lavori di smaltimento dell’eternit vanno prese tutte le precauzioni con una particolare attenzione alle norme di sicurezza.

Gli operai devono quindi indossare una tuta protettiva, i guanti, mascherina e occhiali di protezione, inoltre la procedura prevede che ogni singola lastra di amianto che viene tolta debba essere messa all’interno degli appositi contenitori.

Una volta che il lavoro di bonifica e smaltimento dell’eternit è terminato la ditta si dovrà occupare di andare a stilare un rapporto di fine servizio che presenterà anche un certificato di svolgimento dei lavori, questo è molto importante perché permette al cliente non incorrere nelle pesanti sanzioni penali da parte dell’ASL, che riguardano tutti quegli edifici che non sono considerati a norma