Firma grafometrica: perché è importante conoscere cos’è e quando si usa

La firma elettronica, quella digitale e ora anche quella grafometrica: e tu le conosci le differenze? Vogliamo nello specifico concentrarci sulla firma grafometrica, per cercare di capire non solo in che modo viene realizzata, ma anche quando si usa e che tipo di valenza può avere se applicata sui documenti. Alcuni la considerano e definiscono come una firma digitale, altri non la conoscono e quindi ignorano purtroppo il ruolo chiave che può avere nelle nostre vite. Continua a leggere questo approfondimento per scoprire il motivo!

 

Che cos’à una firma grafometrica

Andiamo per gradi: prima di tutto parliamo di una firma olografa, ovvero che si realizza a mano direttamente dal sottoscrittore che però non potrà armarsi unicamente di carta e penna. Per farla infatti serve una penna elettronica e un’apposita tavoletta che va configurata per la registrazione della nostra signature personale. A quel punto, usando un software, si potrà catturare la firma e una serie di parametri che la rendono unica e soprattutto riconducibile solo a una persona precisa.

Viene usata con sempre maggior insistenza perché è molto veloce e comoda, e la sua praticità permette di velocizzare i processi che spesso rallentano moltissimi settori. Inutile negarlo: con la firma grafometrica possiamo dire che la digitalizzazione ha offerto, a milioni di persone, una lunga serie di vantaggi.

 

Quando viene usata questa firma e come si registra?

Si usa per sbloccare tantissime attività quotidiane che richiedono la firma di un sottoscrittore, in modo particolare è usatissima nel settore sanitario proprio per la velocità che offre. Più in generale si usa per snellire le attese, firmare contemporaneamente più documenti (che richiederebbero molto tempo per essere firmati foglio per foglio) e ottenere firme anche se non si è in ufficio, oppure online.

Per registrare la firma, lo schermo digitale che la rileva il gesto manuale agisce su una serie di sensori e dati, riconoscendo ben 5 parametri biometrici fondamentali che rendono autentica la firma. Considera il ritmo, l’accelerazione del movimento della mano, l’inclinazione, la pressione effettuata e la velocità del gesto con cui viene realizzata. A quel punto il signature pad permette la registrazione della firma e la sua immagine, con i dati informativi, sarà poi conservata e protetta.

 

Qual è la differenza tra una firma grafometrica e quella elettronica?

E qui la questione si fa davvero calda! Iniziamo subito dicendo che la grafometrica non è una firma digitale, ma questo non basta per capire il suo ruolo. Vediamo quindi quali sono i dettagli che la differenziano da quella elettronica, pur sapendo che è, a sua volta, a tutti gli effetti una firma elettronica. Come detto la sua registrazione è garantita attraverso un tablet e documento elettronico. In base però alla tecnologia che si usa si registrano le grandi differenze tra le tipologie di firme. Vediamo quali sono!

  • Firma elettronica semplice: serve e si usa solo per dare l’autenticazione a un documento elettronico;
  • Quella avanzata: la sicurezza è maggiore rispetto alla precedente ed è connessa unicamente al firmatario che ne ha quindi totale controllo;
  • L’elettronica qualificata: è stata pensata per garantire l’identificazione univoca del titolare ed è a tutti gli effetti legale come la firma su carta.

La grafometrica è una firma avanzata che permette di riprodurre con un dispositivo ciò che il firmatario farebbe con una penna e un foglio di carta davanti. Non prevede mai l’obbligo di stampa del documento, poiché viene autenticato digitalmente. Ecco perché, per molti esperti, è già considerata la “firma del futuro”!